A Londra, Bay Window House rompe la monotonia delle villette a schiera
Dato che le finestre a golfo sono una delle caratteristiche più distintive delle architetture residenziali vittoriane, non è strano che Gundry + Ducker abbia deciso di farne il centro di un progetto di ristrutturazione. L’immobile in questione si trova nel quartiere di Hackney, nella zona nord-orientale di Londra, e, all’apparenza, si presenta come un’ordinaria villetta a schiera. Lo studio, fondato da due allievi di Nigel Coates, è abituato a impostare ogni lavoro basandosi su un’idea forte e che orienti ogni scelta.
Per quanto caratteristica, l’abitazione non rifletteva lo spirito estroso dei proprietari, stravaganti e in qualche modo legati al mondo del cinema e del teatro. Suddiviso su tre piani, con un grande seminterrato mal sfruttato e ridotto a cantina da chi abitava lì precedentemente, l'intero appartamento nascondeva potenzialità che necessitavano di un tocco di creatività. Una strada, dispendiosa e non particolarmente attraente, avrebbe suggerito di scavare ulteriormente. Viceversa, lo studio ha deciso di contrapporvi un secondo corpo snello e lanciato verso l’alto, giocando con una contrapposizione stetica peculiare e inaspettata.
Una grande scala ricoperta in legno di ciliegio conduce all’edificio superiore, in un ambiente ricco e oscuro, proprio da romanzo gotico, che termina con un oblò da cui spiare la stanza d’arrivo. Al contrario, il seminterrato imbiancato per lasciare intravedere le due file ortogonali di mattoni, ha assunto nuove identità e, grazie alla luce naturale proveniente dal soffitto, è ora un ambiente perfetto per il relax. Lo schema di colori è ispirato alle cucine americane Anni ’50, come dimostra il giallo limone degli arredi e, in particolare, il terrazzo rosato. Il nuovo corpo si protrae all’esterno proprio come il bovindo preesistente, da cui si differenzia in maniera netta anche dal punto di vista cromatico. Ai classici mattoni rossi, infatti, si sostituiscono intonachi bianchi e infissi blu, che danno un tocco quasi vacanziero alla residenza. A unirli, oltre alla forma, l’uso sfacciato del vetro, indispensabile per carpire la flebile luce nordica, ma anche dimostrazione dell’ottimismo di chi non teme l’invidia dei passanti.
Gli interni ripetono il motivo circolare, dai lucernari agli oblò alla tromba delle scale, conferendo un senso di continuità a tutta l’abitazione. Gli elementi più preziosi sono stati mantenuti: per esempio, il caminetto che fa capolino in mezzo alla libreria e gli stucchi sui soffitti. I nuovi bagni sono stati disegnati ognuno con un carattere diverso: uno più elegante con vasca da bagno, l’altro più allegro con doccia e accostamenti di colori eccentrici. Infine, una scala di compensato tinta di verde conduce a un leggero e moderno loft. Nel complesso a predominare sono i verdi profondi, anch’essi tipici dell’epoca vittoriana, che però si innestano in spazi molto vari, per funzione ma anche per disposizione dei volumi e calore domestico.